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Alessandra Cecchi non ha ancora compiuto quindici anni quando suo padre, un ricco mercante di stoffe, fa ritorno da un viaggio nel nord dell'Europa portando con sé un giovane pittore incaricato di affrescare la cappella del loro palazzo fiorentino. Figlia del Rinascimento, Alessandra è più incline agli studi che ai soliti doveri di una ragazza di buona famiglia. Inoltre, coltiva una passione per il disegno che poco si addice a una giovane donna. L'incontro con il pittore fiammingo accende in lei il desiderio di apprendere le tecniche della creazione artistica e, insieme, la curiosità nei confronti del ragazzo dai lunghi capelli scuri. Fra Alessandra e il pittore nasce un'intensa attrazione, avversata dalla madre della ragazza, che la sorveglia con sguardo d'aquila. Intanto Firenze assiste alla morte di Lorenzo de' Medici e precipita in un baratro di caos e rovina: mentre l'esercito francese minaccia l'invasione, un frate domenicano di nome Girolamo Savonarola si scaglia contro il dilagare del vizio e profetizza terribili castighi. In un'atmosfera sempre più cupa, Alessandra è costretta a rinunciare ai sogni e ad accettare il matrimonio con un uomo maturo, colto e raffinato, Cristoforo Langella, che le promette una libertà non comune per una donna del suo tempo. Il destino, tuttavia, le riserverà nuove drammatiche prove.